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SCESPIR n.4

Appunti sulla Scuola Estiva
Una carica di energia

Rispondo volentieri all'invito dell'insano esercizio di scrittura (scrivere per chiarirsi le idee qualche fatica la costa).
La sensazione più forte è quella di una carica di energia: dalla mia "botticella" di esperienze di Serra stanno affiorando idee, possibili percorsi e concreti esercizi che potrò utilizzare. La fatica grossa del lavoro coi ragazzi è liberarsi dalla zavorra e cioè dagli schemi mentali (nostri e loro), dai condizionamenti dell'ambiente, della cultura televisiva, della necessità di essere accettato dagli altri ecc. e guidare ciascuno alla concentrazione, al rapporto libero e sincero con gli altri, a dare sfogo ordinato alla propria creatività: il lavoro fatto quest'estate mi sarà prezioso proprio per questo.
Io personalmente non ho avvertito distanza tra i vari gruppi, anzi ho trovato produttivo il fatto di lavorare separatamente: ho conosciuto prima alcune persone, poi altre, poi altre ancora, piano piano il mio cerchio si è allargato e il velo di impermeabilità si è dissolto.
Nel lavoro scolastico del laboratorio teatrale la cosa che a me piace di più è proprio quella che avete sviluppato voi e cioè da un racconto, da una traccia, da un'ipotesi di partenza tirar fuori uno sviluppo, un possibile percorso e poi magari modificarlo, rivoltarlo e sconvolgerlo, trovando linguaggi diversi, soluzioni nuove: è un divertimento che può andar bene all'infinito. Noi insegnanti abbiamo comunque bisogno di affinare la tecnica, di conoscere meglio gli strumenti espressivi per rendere il lavoro efficace e leggibile e quindi vi consiglio caldamente di perseverare su questa strada perché può essere molto utile a chi lavora con dei ragazzi (che devono essere motivati, guidati e gratificati!). L'unica osservazione che mi sento di fare è che è mancata la musica, intesa non come lezione o altro, ma semplicemente come accompagnatrice e più spesso ispiratrice di azioni teatrali: coi ragazzi, quando non sappiamo bene da che parte cominciare, proponiamo una base musicale e qualche indicazione di massima e vediamo cosa succede; poi si può far ripetere la stessa azione con musica diversa o usare la stessa musica per situazioni completamente differenti. Spesso la musica è proprio il punto di partenza che fa nascere idee e trovare soluzioni.
Spero di tornare la prossima estate; per conto mio non è il caso di stare tanto a scervellarsi sui vari livelli. Io, se anche dovessi ripetere le stesse identiche cose, avrei comunque tantissimo da imparare e da divertirmi (dimenticavo: abolite la cena teatrale).
Dorina Ghione

Dorina Ghione è Insegnante presso la Scuola Media Guidobono di Savona

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