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28 aprile Siparietto XXI Rassegna Nazionale Teatro Scuola Serra San Quirico

SOGNI

Sagome di corpi ricoperte di fogli di plastica immobili al centro del palco, una marionetta si muove e c’introduce nell’immenso mondo dei sogni: i ragazzi del Liceo Scientifico di Lovere (Bg), ci aprono le porte al viaggio avventuroso di Don Chisciotte e Sancho Panza.
La scena cambia rapidamente, un giovane innamorato di una “Chica muy bonita” ma promessa ad un altro uomo accetta l’aiuto di Puck, spiritello magico ma pasticcione, che gli regala una pozione per legare, al primo sguardo, l’amata a se.
Per un gioco della sorte (o potremmo dire, uno scherzo di Morfeo), la prima persona che la vede è Don Chisciotte, che viene sfidato a singolar tenzone dall’innamorato deluso; lo strampalato cavaliere però non ha occhi che per la sua musa, l’eterea Dulcinea, e per le sue crociate immaginarie.
Niente può distrarlo dalla sua voglia d’avventura, solo dei “giganti” con braccia enormi e minacciose possono attirare la sua attenzione. Senza pensarci due volte Don Chisciotte si butta contro questi terribili nemici impetuosamente, lottando con tutte le proprie forze, ma viene inevitabilmente atterrato e ferito dal peso delle pale dei mulini a vento.
Viene soccorso da dei folletti, aiutanti di un enciclopedico dottor Sigmund Freud , portato in uno studio ed adagiato su di un lettino, ed al risveglio il nostro eroe, scopre tra mille paroloni che tutta la sua vita non è altro che un sogno, che tutte le cose che vede o pensa sono frutto della sua immaginazione.
Disorientato e confuso Don Chisciotte ascolta senza capire; il dottore si addormenta e si materializza sul palco una orientaleggiante proiezione della sua mente, che coinvolge il cavaliere sognatore ed una bimba che diventa il ponte tra spettatore e la “realtà” dalla finzione.
Don Chisciotte scappa e, ritrovato il suo fedele compagno Sancio Panza, riparte per l’avventura e tra sogni di metamorfosi in animali ed immagini di corpi danzanti (adornati da avvolgenti e sinuosi teli di plastica ), ecco che finalmente i nostri compagni di viaggio s’imbattono in un’avventura degna di nota.
Il Cavaliere della Luna sfida Don Chisciotte affinché egli ammetta che Dulcinea non è la donna più bella del mondo.
Tra colpi e attacchi, tra cadute e schianti, tra la “verità” e la “finzione”, tra il continuo nascere e morire di sogni, Don Chisciotte si accascia sul terreno di battaglia reduce da una sconfitta impartitagli dal Cavaliere della Luna, che lasciandolo in vita gli fa promettere di non viaggiare mai più privandolo della libertà.
La maschera cade, Don Chisciotte non è altro che un uomo come tanti altri che sogna e vive intensamente ciò che immagina: il cavaliere errante siamo noi che, perdendo la tensione ad aspirare a limiti impossibili, ci chiudiamo in noi stessi dimenticando l’innocenza che ci guida ormai soltanto nei sogni.
Il sipario si chiude; sulla scia delle briciole dei viaggi onirici che sono riaffiorati dalla nostra infanzia, con la mente seguiamo la bimba uscita dal sogno di Freud rimasta unica memoria e speranza per una realtà adulta altrimenti grigia e solitaria.
L’operatrice teatrale Ilona Colombo, ha apprezzato l’utilizzo degli elementi scenografici (essenziali e ben sfruttati), allestiti efficacemente da un gruppo affiatato di ragazzi che hanno regalato al pubblico una piacevole interpretazione.

DONNE MALEDETTE

Tacere e osservare, riflettere. Diventare impenetrabile, un’acrobata dell’inganno, così ci dice la prima delle tante. Donne Maledette che le attrici (e gli attori) del Liceo Scientifico “G.Peano” e il Liceo Classico “Pascoli” di Marsiconuovo (PZ) hanno portato in scena questa mattina
Il lungo spettacolo è una raccolta di ritratti di donne estrapolati da pieces teatrali del novecento: donne assassine, violentate, rassegnate e coraggiose - ai margini di una società troppo spesso maschilista.
C’è Jennifer (personaggio tratto dal testo cinque rose per Jennifer di Annibale Ruccello) che da mesi aspetta invano la visita dell’uomo con cui ha avuto una breve e intensa relazione ma l’attesa si rivela una lunga agonia, affogata nel dolore dolce-amaro del ricordo. C’è Berta (da Saluti da Berta di Tennessee Williams), che proprio non riesce ad alzarsi da un divano che diventa quasi la tomba del suo amore per Charlie, ormai a Memphis con una ballerina. C’è la donna stuprata ‘dipinta’ da Dario Fo e Franca Rame in Lo stupro, che ci mette davanti al drammatico momento della violenza senza indugiare sui particolari più sconvolgenti.
La rappresentazione si basa su un lavoro di ricerca drammaturgica che tratta il delicato tema della donna nel teatro. L’operatrice Giada Balestrini ha notato che il tentativo di dare voce ai personaggi ha creato una lunga galleria di monologhi che ha lasciato poco spazio ai dialoghi e per questo motivo è stata poco evidenziata la dimensione corale del lavoro di gruppo. Ciò ha portato ad un rallentamento del ritmo che ha messo in evidenza l’interpretazione di alcuni giovani attori rispetto ad altri. Data la complessità della tematica affrontata, in alcuni momenti si è sentita la mancanza di cambi di tono che potevano dare maggiore vivacità alla rappresentazione.
Apprezzata la sentita interpretazione dei ragazzi che hanno dimostrato di aver approfondito tutti i testi teatrali affrontati.

INTERVISTA all'Assessore alla Pubblica Istruzione di Potenza

Questa mattina, ad accompagnare il Liceo Scientifico “G.Peano” ed il Liceo Classico “G.Pascoli” di Marsiconuovo (Pz) allo spettacolo del mattino, c’era l’assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia di Potenza, il signor Rocco Carmelo Orlando. Il signor Orlando ha colto l’occasione per promuovere all’interno della R.N.T.S. I sentieri del Teatro, “un progetto di incontri-azione sul teatro fatto dalla scuola”, che si terrà a Moliterno (PZ) dal 5 al 10 maggio prossimi. A passeggio per le vie del paese, tra una chiacchierata e l’altra sulla bellezze delle colline e dei colori di Serra, che tra l’altro il signor Orlando trova assai simile alla sua Basilicata, noi de Il Siparietto abbiamo realizzato per voi una piccola intervista.

“Signor Orlando, come avete conosciuto la Rassegna di Serra S.Quirico ?”
Già l’anno scorso una scuola della nostra provincia ha partecipato. Comunque già da tempo il teatro ha assunto una grande rilevanza nei programmi didattici delle nostre scuole.

“E l’idea di organizzare una rassegna ?”
Abbiamo osservato con molto interesse la vostra rassegna e ne abbiamo tratto molti preziosissimi suggerimenti per organizzare e realizzare il nostro progetto. Ci piace pensare di aver fatto un piccolo salto, aprendoci a scambi con altre scuole, con altre esperienze nazionali.

“E cosa ne pensa del contributo che il teatro può portare alla scuola, alla formazione dei ragazzi?”
Ovviamente posso soltanto pensarne in termini positivi. Credo che il teatro sia l’unico mezzo, e sicuramente il più divertente, il più piacevole, per superare le difficoltà di comunicazione ed instaurare un rapporto costruttivo con i giovani.

“La ringraziamo per la sua disponibilità e cordialità, e ci auguriamo di rivederla alla prossima R.N.T.S..”

ERRATA CORRIGE

Per una svista degli indaffarati e sbadatissimi, nel compilare la cronaca dell’officina teatrale tenuta da Gennaro Ponticelli e Betta C. Orsetti (27 Aprile), la performance al Cruciani è stata attribuita per errore ai ragazzi di Acireale piuttosto che agli studenti del Liceo Classico e Scientifico di Marsiconuovo (PZ). Ci scusiamo nuovamente con gli interessati per il qui pro quo. Sapendo che eravate già pronti con la cornicetta ecco una loro foto di gruppo catartica…e…sorpresa!!! Ci hanno perdonato e, prima di salire in pullman, ci hanno lasciato questo…


… tre giorni…solo tre giorni per capire molte cose…per poter alla luce del giorno guardarci indietro e rincorrere le nostre ombre…ombre che hanno colorato quel telo bianco, descrivendo l’essenza delle nostre anime…ombre vaganti che vogliono volare in alto su tutto e su tutti…ombre che non sono solo ma che proprio in questi giorni si sono incontrate, unendosi e fondendosi l’una con l’altra, formando un quadro che noi abbiamo chiamato amicizia.
Ed in questo quadro vi sono anche le vostre ombre, cari operatori, che silenziosamente avanzate, diventando, insieme alla nostra guida Giulia, quella torcia a che dolcemente accarezzava i nostri profili, raccontando le nostre storie…
Un saluto particolare a tutto lo staff, specialmente a Betta, a Gennaro a Francesco per la loro simpatia.
(Romina, Nicoletta, Antonella, Carla, Giusy, Giuseppe, Anna, Pietro, Giuseppe B., Domenico, Adele, Ilaria, Enrica, Gianluigi, Francesca, Laura, Daniel, Carmine; del Liceo Classico ”PASCOLI” di Viggiano –PZ- e Liceo Scientifico “G. PEANO” di Marsiconuovo -PZ-).