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24 aprile - Siparietto XXI Rassegna Nazionale Teatro Scuola Serra San Quirico

ANNO 21° - 24 APRILE 2003

Anche quest’anno raccontiamo la Rassegna giorno per giorno.
Siamo qui a scrivere per voi, con voi: la redazione è un porto aperto ad ogni voce che voglia rivolgersi a tutti i protagonisti che calcano i palcoscenici della rassegna e lavorano affinché ogni singola parte si accordi in una danza lunga 24 giorni!
Gli umili sguardi puntati su questo articolato CORPO di ballo hanno gli occhi di: (in rigoroso ordine alfabetico) Ethel J.(!) Margutti, M.Cristina Memè, Simonetta Sbarbati e Simone Sbarbati.
Ecco, fin qui arriviamo noi: ci piacerebbe che ogni singolo studente, insegnante o spettatore si sentisse una “goccia di collirio” indispensabile a schiarirci la vista per fare un buon servizio.
E poi…venite a trovarci!!( per chi non lo sapesse ancora, siamo all’Uff. Turistico sulla salita per arrivare in Segreteria da Lorella)
Buon lavoro a tutti (a noi più di tutti) …………….. Si parte!!!

* Quest’anno la creazione del logo della Rassegna è stato ideato e realizzato da Giancarlo Alessandrini. Nato a Jesi nel 1950, inizia il suo percorso artistico nel 1972, ma nel 1982 dà volto a Martin Mystère di A. Castelli per la Sergio Bonelli, suo grande successo. È anche autore di episodi pubblicati dalle riviste Splatter e Mostri, di brevi storie sceneggiate da lui stesso. Da più di vent’anni conferma puntualmente la sua inesauribile vena creativa.

DAL BIG BANG ALL’UOMO

La XXI Rassegna Nazionale del Teatro della Scuola non poteva che iniziare con un…Big Bang !
A rompere il ghiaccio siderale e l’emozione della prima giornata è stata una giovane e colorata particella, in moto perpetuo nello spazio infinito del palcoscenico. Spinta da ogni parte da forze grandiose quanto invisibili, la particella vagava senza meta, fino all’inevitabile incontro con altre particelle che via via si lanciavano all’inconsapevole ricerca di una scintilla che potesse far succedere qualcosa. E qualcosa in effetti accadde: le particelle si incontrarono e si scontrarono e nacque l’Universo, che non è cosa da poco!
Nacquero le stelle. Nacque il sole. Ed è sotto il caldo sole della Nuova Guinea che, nella seconda parte dello spettacolo, la primitiva tribù degli Asmat trascorre la sua giornata. Riti propiziatori, caccia, raccolta di cibo, un sospirato sonno alla luce della luna: questi i momenti salienti di una comunità persa nel tempo che ancora vive nella purezza.

Dalle prime esperienze, almeno dieci anni fa, con la musica ed il teatro, in cui era la prima a far la parte del leone, si è arrivati pian piano ad un progetto teatrale più complesso e strutturato e per ben tre anni consecutivi la Scuola Elementare “Giacomo Leopardi” di Borghetto di Monte San Vito (AN) ha partecipato alla Rassegna Provinciale di Teatro della Scuola di Chiaravalle (AN). Una pluriennale esperienza che ha avuto il suo peso nella costruzione dello spettacolo, come ci fa notare l’operatrice teatrale Ilona Colombo, che aggiunge: “C’è stata una grande ricerca sul movimento, sulla voce, sulla musica”. Giudizio condiviso anche dagli altri operatori intervistati, Betta Contini e Gennaro Ponticelli. Quest’ultimo ci parla anche di una “semplicità delle coreografie efficace ed azzeccata”.

IL MAGICO BOSCO

“Frutto” di tre anni di lavoro svolto in classe con la collaborazione di operatori esterni, i ragazzi della Scuola Media “Maestre Pie Venerini ” di Fano(PU) hanno debuttato sul palcoscenico serrano con lo spettacolo “Il magico Bosco”, liberamente tratto da un testo di Dino Buzzati.
Ci muoviamo in un contesto dagli equilibri già quasi perfetti, siamo in un bosco come potrebbero essercene tanti, con animali e i loro fratelli di clorofilla nelle cui vene scorre l’inarrestabile e contagiosa linfa vitale.
Ah, dimenticavo di menzionare qualche altro piccolo esserino autoctono, che alcuni di noi potrebbero aver visto (o creduto di vedere), in serate calde e con appena un alito di vento, intrattenersi in lunghe chiacchierate con loquaci arbusti secolari con tante storie da raccontare o socievoli animali parlanti…no, non è un sogno, semplicemente ci troviamo in un bosco magico.
Si narra che un tale Giacomo, brigante in fuga, avesse avuto la brillante idea di piantare ad uno ad uno gli alberi della foresta per trovare finalmente un rifugio accogliente che lo proteggesse.
Come in tutte le fiabe che si rispettino, c’è un però: a portare scompiglio tra i sentieri arriva il burbero e severo colonnello Sebastiano Procolo, non troppo entusiasta di aver ricevuto in eredità il bosco, che inizialmente prova in tutti modi a distruggere e piegare ai suoi modi camerateschi.
Non bastano le preghiere dell’albero Sallustio a far desistere il cocciuto militare dall’abbatterlo soltanto perché lo infastidiva: tutto il bosco è in pericolo!
Stesso destino per la povera gazza guardiana-poeta, che pure gli aveva fatto la guardia alla casa senza chiedere niente in cambio e anche per la povera pellegrina Augusta e le sue farfalle: c’è molta più umanità negli animali e negli alberi che nel nostro colonnello, in questo mondo fantastico!
Il nostro protagonista capirà di avere molto da imparare dalla natura, quando, smarritosi nel bosco, non potrà fare a meno di chiedere aiuto ai piccoli geni della foresta, che lo conducono sano e salvo a casa a patto di comportarsi bene in futuro: forse è proprio vero che “gli adulti non sanno ascoltare la natura…”

Un debutto “emozionato” che ha come punto di forza i tre anni di attività (il primo incentrato sul mimo, il secondo sulla lettura ed elaborazione del copione, il terzo sulla messa in scena) degli alunni, che hanno portato con efficacia sul palcoscenico la loro voglia di raccontare la storia al pubblico; l’impronta personale lasciata dai ragazzi, è stata particolarmente rilevante nel momento della stesura del testo, che però a tratti ha appesantito la comunicatività corporea di un gruppo comunque affiatato.

LO SCOIATTOLO DANIELE

Lo scoiattolo Daniele è uno spettacolo messo in scena dai bambini della scuola elementare “Montessori” di Chiaravalle inserita all’interno dell’Istituto Comprensivo “Chiaravalle – Camerata Picena” che vanta una lunga esperienza in campo teatrale.
La rappresentazione è stata segnalata dalla Rassegna Provinciale di Teatro della Scuola di Chiaravalle.
Daniele è uno scoiattolino che vive nel bosco e nel momento stesso in cui trova amici con cui giocare, papà e mamma scoiattolo sono costretti, per la dura legge della natura, a cercare un altro posto in cui vivere.
Daniele si imbatterà in nuovi e “strani” animali ma imparerà, nonostante le difficoltà, a socializzare con loro, a vincere la paura del rifiuto da parte degli altri e a inserirsi in un diverso contesto accettandone le differenze.
Questa è una piccola opera che mette in luce il problema della socializzazione e dell’integrazione.
Daniele rispecchia la capacità del bambino di fare subito nuove amicizie e nello stesso tempo ci insegna che il mondo è un continuo esplorare, conoscere e scoprire.
I bambini hanno dimostrato una notevole freschezza leggermente penalizzata da costumi che hanno impedito una maggiore espressione dei corpi.
L’operatrice Elisabetta Orsetti ha notato che la frequente apertura e chiusura del sipario ha portato, a volte, a una difficoltà di attenzione ma la canzone “lo scoiattolo Banner” ci ha divertito e per i più grandi è un piccolo salto nostalgico nel passato dei vecchi cartoni animati.