In questa edizione il Paese dei Balocchi di Serra San Quirico ha registrato il massimo delle presenze. Panico in dogana. Ingresso alle copertelle bloccato., 28/07/2001
Alle
17.30 di domenica 29 luglio Il Paese dei Balocchi di Serra
San Quirico era irriconoscibile. Non si riuscivano più
ad individuare le postazioni giochi, sommerse da una folla
di adulti e bambini colorati e muniti di orecchie da asino.
Tutto lo staff organizzativo era allertato per riuscire a
contenere il massiccio arrivo delle presenze giunte dalla
costa e dalle città limitrofe. Una ragazza dell'accademia
di Brera, volontaria aiutante di staff, ha avuto un crollo
nervoso dovuto alla stanchezza e allo stress prodotto dall'intenso
lavoro richiesto nei 5 giorni di animazione ai Balocchi. Nulla
di grave se non che gli organizzatori hanno formulato il proposito
di allargare ancora di più il percorso nella prossima
edizione, per permettere una diluizione maggiore della folla
che, domenica ha rischiato di intasare il percorso. A metà
pomeriggio alcuni gruppi di persone sono state dirottate verso
percorsi ridotti per permettere l'accesso ad altri gruppi
che attendevano l'ingresso in dogana. Alla sua VI edizione,
stando ai dati raccolti nella segreteria organizzativa dell'ATG,
si può affermare con certezza che la manifestazione
ha preso corpo, si è consolidata nel tempo e ha perfezionato
la sua formula. Niente video game, play stazion, giochi fantasmagorici,
il Paese dei Balocchi si basa su giochi semplici, fatti di
slittini, carrucole, materassoni, palline, barattoli, vasche
colme di acqua in cui bagnarsi. Eppure il bambino ha gli occhioni
sgranati, sorpreso e meravigliato di trovarsi in un paese
fatto a sua misura, in grado di rispondere ai suoi desideri
più immediati: una enorme balena dentata che lo inghiotte
e lo trascina di avventura in avventura: dentro scatole magiche
in cui personaggi strani si trasformano, incontro al dispotico
Mangiafuoco che regola l'ingresso ai Balocchi e muove ragazzini
con fili come fossero burattini.
A Serra San Quirico il divertimento è ottenuto sfruttando
le potenzialità creative, manuali, espressive del bambino,
il vero protagonista del Paese dei Balocchi.
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