Piano Offerta Formativa
L'Associazione
Teatro Giovani (ATG) è nata nel 1994 per volontà di alcuni
enti pubblici per dare continuità e sostanza progettuale ad un
evento quale la Rassegna Nazionale Teatro della Scuola di Serra San
Quirico. L'esperienza maturata ha posto l’accento sulla necessità di
offrire alla Scuola, nella sua autonomia pedagogica e culturale, una
serie di proposte di formazione, aggiornamento e di spettacoli. |
PROPOSTE DI FORMAZIONE (PDF)
Ogni proposta, al di là del contenuto specifico, si propone:
OBIETTIVI EDUCATIVI:
Autocontrollo | Rispetto delle Regole | Socializzazione | Collaborazione | Sviluppo della fiducia in se stessi |
OBIETTIVI DIDATTICI
Capacità di ascolto e capacità di osservazione | Coerenza linguistica | Interesse alle lettura | Analisi introspettiva di persone e situazioni | Memorizzazione |
Coordinamento dei movimenti | Senso dello spazio | Il teatro come gioco che innesca i meccanismi dell’immaginazione | Scoperta cosciente delle forme di comunicazione | La definizione del teatro attraverso tecniche che ne evidenziano la peculiarità |
I personaggi e la loro caratterizzazione | Lo spazio scenico e le convenzioni | La struttura delle forme di messa in scena | Forme e modelli di teatro della scuola |
Proposte di Formazione
PDF 1: IL CORPO IN MOVIMENTO
Contenuti: la percezione dello spazio - la scoperta del movimento quotidiano
- il movimento consapevole ed il gesto - rilassamento dalla maschera
neutra all’espressività - il respiro e la voce - timbro,
altezza, durata, tono, ritmo - il corpo che improvvisa: la sequenza significativa
non verbale.
Partecipanti: max 25 persone
Durata: 12 ore in quattro incontri o diversamente in un periodo full - immersion
Spazio: una piccola palestra o aula magna o altro da definire
Necessità: abbigliamento adatto al lavoro fisico, preferibilmente di
colore neutro e senza scritte
PDF 2: LA SCRITTURA ED IL COPIONE
Il laboratorio vuole essere il luogo - progetto nel quale un insegnante
può trovare strumenti utili ad aiutare il proprio percorso didattico
sulla scrittura. Nella scuola, spesso, la scrittura viene circoscritta
negli ambiti funzionali del programma: il che può anche significare
circoscrivere la capacità di comunicazione e con essa le motivazioni
a produrre “volentieri” testi. Se è vero che non è possibile
insegnare a scrivere nel senso del “talento” lavorare sulla
scrittura in un modo libero fa emergere con più facilità la
voglia di comunicazione, di interpretazione, di produzione di un “oggetto” qual’è appunto
un testo. In una prospettiva di questo tipo, il laboratorio si caratterizza
per:
- La scoperta di comportamenti di scrittura;
- L’assenza della logica del “profitto” del testo;
- La presenza dei sensi come “conduttori” di stimoli per la comunicazione;
- La lettura espressiva;
- Il coinvolgimento reciproco;
- L’editing incrociato.
Il laboratorio punta a far vedere più chiaramente la realtà,
per poterla descrivere con efficacia, coltivando uno sguardo più curioso
verso cose, persone, situazioni etc. Scrittura e lettura, poi, si “illuminano” a
vicenda. Ci sono momenti, nel laboratorio, in cui si arriva alla scrittura
attraverso la lettura partecipata e critica dei testi prodotti. Non ci si occupa
delle tecniche di narrazione (generi) ma della grammatica, per esempio, attraverso
i sensi; della sintassi in relazione al desiderio di comunicazione, alla voglia
di esprimersi con autenticità. Il laboratorio, nella scrittura didattica,
nasce da esperienze su gruppi di studenti di scuola media inferiore, all’interno
di specifici progetti realizzati in classe nelle ore curricolari; è stato
sperimentato con gruppi di insegnanti di scuola elementare, media inferiore
e superiore che, a loro volta, l’hanno sperimentato con buoni risultati
nel lavoro didattico.
Partecipanti: 15 persone max. Durata: 15 ore in cinque incontri o in full-immersion.
Spazio: un’aula scolastica. Necessità: fogli bianchi, penne a
sfera
PDF 3: LA REGIA E LA SCRITTURA SCENICA
Cos’è la Regia? Quali (se esistono) i suoi canoni? Regia
didascalica o metateatrale? È possibile insegnare regia?
Il percorso vuole essere un’esplorazione pratica della multimedialità del
linguaggio registico e le insite moltiplicazioni del senso di scrittura scenica;
laddove il testo risulta essere solo il punto di partenza di una partitura
da (re)interpretare. Relazione di tempo, suono, luce, spazio, spazio scenico
inteso come contenitore di dimensioni parallele ma, nel contempo, intersecanti
grazie a quell’alchimia che la regia permette e rappresenta. Vengono
individuate due fasi laboratoriali specifiche seppur indipendenti:
-Area del dire- regia sull’attore e relazione/intervento sul rapporto
(scrittura).
- Area del fare - il laboratorio attraverso gli strumenti del fare produrrà più “messe
in spazio e/o voce” di un (pre)testo al fine di evidenziare le molteplici
equazioni tra oggettività del testo e soggettività dell’allestimento
registico.
Partecipanti: max 20 persone. Durata: 15 ore in cinque incontri o in full-immersion
Spazio: una piccola palestra o un’aula magna o altro da definire. Necessità:
abbigliamento comodo, possibilmente neutro
PDF 4: TUTORAGGIO
Con esso s’intende la presenza di un operatore di teatro / scuola dentro situazioni produttive di spettacolo organizzato dalle singole classi della scuola, finalizzato a supportare in modo organico il lavoro delle insegnanti con il gruppo in classe. Si articola secondo un programma concordato con gli insegnanti, nei modi e nei tempi più idonei ad ogni singola esigenza
PDF 5: “VEDERE IL TEATRO”
Si tratta di un teatro sempre legato al mondo della scuola, all’immaginario
infantile, ad una attorialità ed una drammaturgia che non perde
mai di vista gli obbiettivi fondamentali del teatro - educazione. Abbiamo
scelto i Manicomics Teatro, giovane compagnia di Piacenza i cui attori-registi
Rolando Tarquini e Mauro Mozzani sono anche operatori di teatro della
scuola da molti anni.
I Manicomics si sono formati alla scuola di alcuni tra i più significativi
personaggi della scena teatrale europea (Lebreton, Eugenio Barba, Oida, Manfredini,
etc.) maturando un’esperienza altrettanto significativa in giro per i
festivals in Francia, Portogallo, Spagna, Svizzera, Belgio, Polonia.
Ecco le produzioni:
TITUS & ROMEK
Di e con Mauro Mozzani e Rolando Tarquini. Regia Manicomics Teatro
Lo spunto di partenza è dai libri: “Il piccolo popolo all’aria
aperta” di Pratchett e “Mercier e Camier” di Beckett. I due
personaggi sono un po’ strani: a metà strada tra la saggezza dei
vecchi e la irresponsabilità dei bambini. Arrivano nello spazio scenico
con un semplice letto da bambino e due grosse, misteriose valigie piene di...
sorprese. Sembrano gnomi dell’anno Duemila, e vanno verso una direzione
poco chiara, anch’essa misteriosa. Sembrano indifesi ma invece hanno
la forza delle invenzioni, della creatività, come una realtà che
appartiene a tutti e che deve essere riscoperta e valorizzata. (Età consigliata:
adatto a tutte le età. Spazio scenico: teatri o spazi alternativi come
cortili, aule magne, etc. Durata 60 minuti circa)
EX-CATTEDRA
Testo originale prodotto da Silvano Sbarbati, direttore della Rassegna
Nazionale Teatro della Scuola di Serra San Quirico, giocato da Rolando
Tarquini di Manicomics Teatro.
Aula scolastica. Durante un’ora buca, assente l’insegnante, arriva
in classe uno strano bidello, con il compito di tenere buoni gli alunni. Si
mette in cattedra e racconta la sua vita, i giochi da ragazzo, i desideri realizzati
e non, le stranezze della sua casa... Le storie si intrecciano con gli oggetti
che sparge sulla cattedra: dai soldatini fino alla Nutella, dalle fotografie
ai fischietti: e tutti ne sono coinvolti. Il racconto va avanti fino a quando
non si scopre che il bidello è il... Conte Dracula, che scende tra i
banchi, fermato solo dal suono della campanella. (Età consigliata: 8
-11 anni. Spettatori: una o due classi scolastiche, in aula normale. Durata
50 minuti circa.)
Per informazioni più dettagliate rivolgersi all'ATG.